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giovedì 15 maggio 2014

Jogging: una battaglia persa

Arriva un momento, quando il sole primaverile riesce a prevalere sull'inesorabile pioggia altrettanto primaverile, in cui anche tu decidi che è ora di fare un qualche tipo di attività fisica. C'è chi lo fa espressamente per prepararsi alla prova costume e chi vuole solo evitare di diventare gobbo come Leopardi e obeso come un adolescente americano. Qualunque sia la motivazione, il risultato non cambia.
E così, alla prima giornata di sole, riesumi le tue scarpe da corsa, rintracci le T-shirt seppellite sotto i maglioni di lana e recuperi i pantaloncini corti dai meandri dell'armadio. Ti leghi i capelli, ti tiri indietro la frangia e sei pronta per partire. Il tuo specchio, se potesse parlare, ti riderebbe in faccia chiedendoti "ma dove credi di andare?" Per fortuna, non può farlo e almeno questa umiliazione ti viene risparmiata.
Arrivata al parco arriva la prima batosta. Sono tutti decisamente più abbronzati di te. Mentre ti arrovelli il cervello per capire come abbiano fatto a diventare neri come Carlo Conti se nell'ultimo mese ha piovuto più a Torino che in Irlanda, inizi a correre. Correre è una parola grossa. Corricchiare. Agonizzare forse sarebbe più appropriato. E diventa decisamente appropriato quando ti rendi conto che sei già stata superata da almeno 5 over 60.
Quello che ti fa veramente venire il sangue marcio, però, sono le altre ragazze. La maggior parte di loro sembra uscita da una boutique. Mentre tu stai rantolando perchè hai già battuto il tuo record personale (10 minuti tondi tondi) loro se ne vanno correndo con passo regolare e respiro per nulla affannato. Convinta di avere le allucinazioni a causa dell'eccesso di acido lattico prodotto dai tuoi affaticati muscoli, ti rifiuti di credere che quegli inquietanti automi si siano davvero truccate per andare a fare jogging.
Un'ora dopo, rivedi la stessa ragazza. La sua andatura è la stessa di prima. I suoi capelli continuano a essere impeccabili. Il suo trucco non è minimamente sbavato. E lei non è per nulla sudata. Tu, intanto, hai deciso di rendere produttiva la tua sessione di jogging durata 10 minuti camminando per i successivi 50. I tuoi capelli assomigliano a un nido di rondini. La tua faccia è più rossa di un peperoncino calabrese. Stai sudando da tutti i pori, anche da quelli che non sapevi di avere. E complessivamente sembri uscita da un cassonetto. Nel frattempo, però, hai sfamato una decina di scoiattoli, sei stata abbordata da un paio di maniaci e hai rimorchiato almeno cinque vecchietti, troppo rimbambiti per rendersi conto del tuo stato pietoso.
A questo punto, puoi tornare a casa a riseppellire il tuo armamentario da corsa fino al prossimo senso di colpa. Quest'estate, male che vada, la prova costume cercherai di superarla puntando sulla simpatia.

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