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mercoledì 11 dicembre 2013

Forconi sulla forca

Ho sempre sostenuto che la libertà di pensiero e di espressione siano diritti insindacabili. Ma ho anche sempre sostenuto che la libertà di un individuo finisca dove inizia quella degli altri. E credo che questa sia la fondamentale differenza tra libertà e anarchia.
Inizialmente avevo dei seri dubbi sull'utilità di questa protesta. Adesso vorrei proprio prenderli a sprangate in testa. Sul fatto che l'Italia sia in condizioni disastrose sono d'accordo. Sono d'accordo anche sul fatto che chi ci governa dovrebbe pensare meno a riempirsi la pancia e le tasche e più a migliorare la situazione schifosa in cui ci troviamo. Ma c'è anche da dire che qualcuno li ha votati quelli che sono in Parlamento, quindi un po' di colpa è anche nostra.
Comunque, quello che mi fa partire l'istinto omicida non è il motivo della protesta, ma il modo. Lo dicevano anche gli antichi Romani: est modus in rebus. E loro hanno tirato su un Impero mica da ridere. Il problema, cari forconi delle mie infradito (gli stivali sono troppo chic e non esprimerebbero bene il mio disgusto nei vostri confronti), è che in tutta questa protesta ci sta andando di mezzo della povera gente che è piazzata come voi. Se non peggio.
I negozianti che avete minacciato e a cui avete fatto chiudere il negozio hanno una famiglia da sfamare, una casa da mandare avanti, le tasse da pagare. Gli oggetti e gli edifici vittime dei vostri atti vandalici sono stati pagati con le nostre tasse. E con le nostre tasse verranno aggiustati. Le persone a cui avete bloccato la strada per ore stavano andando a lavorare per portare a casa uno stipendio con cui crescere i propri figli. Le ambulanze che avete bloccato servivano a persone malate che avevano bisogno di essere trasferite in un ospedale al più presto.
Qualcuno potrebbe rispondermi che "uno sciopero (o una manifestazione) non ha senso se non crea disagio". E' vero. Avete ragione. Il problema è che creare disagio alle persone comuni non vi farà trovare un lavoro, nè vi farà pagare meno tasse. Tutto quello che ottenete in questo modo è inimicarvi le persone che continuano a stringere i denti cercando di tirare avanti. Con tutte le maledizioni che vi stanno tirando probabilmente dovrete ricorrere a Wanna Marchi per farvi togliere il malocchio.
La cosa che da un lato mi fa ridere e dall'altro mi fa piangere è che sicuramente metà dei manifestanti non ha ben chiaro per chi o per che cosa stia manifestando. Ne sono certa. Così come sono certa che molti manifestanti sono studenti delle superiori che fanno casino solo per saltare qualche giorno di scuola. Quando vieni a sapere che dei ragazzini di 14 anni sono andati a protestare davanti all'INPS per le troppe tasse capisci che l'Italia è davvero spacciata. Gioie care, avete appena tolto il pannolone, probabilmente tornate a casa piangendo se prendete un brutto voto e sicuramente non avete ben chiara la differenza tra Presidente del Consiglio e Presidente della Repubblica, quindi ditemi cosa cazzo ne sapete voi delle tasse. Di sicuro avrete sentito il vostro adorato papà lamentarsi perchè ci sono troppe tasse da pagare, ma magari se andiamo a indagare scopriamo che il vostro papà fa il muratore e ha compilato l'ultima fattura quando il Papa era ancora Wojtyla. Oppure la vostra mamma fa la parrucchiera e regolarmente fattura solo la metà di quello che spilla alle sue clienti più fedeli.
Vorrei precisare che non dico questo perchè sono una "figlia di papà". Sono una studentessa universitaria. E' vero, vengo mantenuta dai miei genitori, ma il mio lavoro è studiare. Studio circa 8 ore al giorno 5 giorni su 7. Nel weekend non studio, ma do ripetizioni di matematica per avere due soldi in più da spendere per le vacanze. Passo i mesi più caldi dell'anno a studiare, quando quelli che adesso sono lì fuori a manifestare se ne stanno spaparanzati al sole in piscina. Mi concedo sì e no 15-20 giorni di riposo ad agosto e una settimana durante le vacanze di Natale. Mio padre è un libero professionista che paga le tasse fino all'ultimo centesimo. Mia madre, in quanto insegnante, è una dipendente statale, quindi le tasse le vengono detratte dallo stipendio. E posso affermare con sicurezza che buona parte di quelli che odiano e criticano la vostra manifestazione siano nella mia stessa situazione. Quindi smettete di accusarci di essere dei "figli di papà" perchè, mentre voi state lì a fare cagnara sperando nella manna dal cielo, noi ci stiamo spaccando il culo per costruirci un futuro.
I poliziotti pagati con i nostri soldi, invece di togliersi il casco in segno di solidarietà, avrebbero dovuto spararvi. Al diavolo la libertà di espressione. Se fosse per me sareste già tutti sulla forca. Quando è troppo è troppo. I forconi prendeteli in mano sul serio e andate a lavorare la terra.

5 commenti:

  1. Da una parte sempre solo Santi e dall'altra sempre e solo Peccatori. Peccato che non sia mai così.
    Vedi, sono certo che il tuo babbo paghi regalarmente tutte le tasse, ti credo sulla parola. Cosa che tu invece metti in dubbio a priori a tutto il resto del genere umano. Ti racconto che la tua condizione da universitaria l'hanno vissuta tutte le generazioni e, forse, in condizioni anche peggiori. Tu oggi siedi dove stai anche perché tanta gente ha lottato e qualcuno si è pure fatto rompere la testa, come tu vorresti fare oggi al mondo intero...
    Parlare bisogna ed è necessario.
    Pensare prima di parlare è senz'altro meglio e più dignitoso.
    Tu pensa che ho cominciato a leggere il tuo pensiero perché io pure non condivido questa protesta. Ma man mano che leggevo notavo che il tuo pensiero diventava sproloquio, le tue ragioni erano sentenze e il tuo parlare abbracciava l'insulto...
    Forse i forconi sbagliano perché impongono esattamente come te. Comunque loro producono o hanno prodotto mentre tu ancora no.
    Forse loro sbagliano perché, esattamente come te, pensano di avere l'Assoluto nelle tasche. Forse hanno torto perché pigliano a schiaffi il mondo, sia a parole che con i fatti, senza dare soluzioni. Proprio come fai tu.
    E poi... tu ti spacchi il culo per costruirti il futuro? Sicuro. Ma credo che quella parte anatomica re la rompano anche re non di più i tuoi genitori e tutti gli altri che comunque lavorano e lottano, polizziotti compresi che rispetto ma, ti auguro di cuore, preso tu non debba incontrare mai quando hanno un manganello in mano. Fanno male e basta, quando non peggio.
    Il mondo e il futuro sono diritti tuoi. Ma anche della gente tutta che lo abita, e guarda caso tu non vivi da sola. Per fortuna il mondo non appartiene solo ai figli di papà, e dico questo perché tu mi ricordi proprio loro...
    E se così fosse: per piacere fatti da parte e lascia passare il resto. Tu, levati dai coglioni. Oppure sentenzia meno e comincia a ragionare.

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    Risposte
    1. Sinceramente non ritengo di aver sproloquiato. Di sicuro ci sono andata pesante nell'esprimere il mio pensiero. Questo lo ammetto.
      Tu mi accusi di non aver ancora prodotto, a differenza delle persone che sto criticando. Vorrei sapere cosa hanno prodotto nella loro vita i ragazzini delle superiori che bloccavano una strada vicino a casa mia l'altro giorno.
      Mi accusi anche di imporre, proprio come i forconi. E qui ti sbagli. Io non sto imponendo il mio pensiero, lo sto esprimendo. Non ti ho imposto di leggere il mio post, nè di pensarla come me. Non ho neanche eliminato il tuo commento, nonostante non fosse propriamente a mio favore. Questo non è imporre. E, per la precisione, solitamente non prendo a schiaffi nè spacco la testa alle persone. Tanto meno vado in centro a lanciare mattoni o Molotov.
      Non dico che da una parte siano tutti Santi e dall'altra solo peccatori. Non escludo che alla protesta abbiano partecipato persone oneste che avevano degli ottimi motivi per manifestare. Motivi che, come ho scritto sopra, condivido almeno in parte. Il problema è che la cosa è degenerata. Le persone con cui me la sto prendendo sono quelle che hanno minacciato i negozianti obbligandoli a tirare giù le serrande. Non so se hai letto il corsivo di Gramellini dell'altro giorno. Nel caso non l'avessi letto, parla di una ragazza di 27 anni che è stata spintonata e minacciata da una ventina di uomini perchè non voleva chiudere il negozio faticosamente aperto dopo aver perso il lavoro. E' proprio dopo aver letto questa notizia che ho deciso di scrivere questo post. Forse questo potrà in qualche modo giustificare i toni a dir poco accesi di ciò che ho scritto.
      Non tollero, però, che tu mi dica di ragionare prima di parlare. Non mi permetto mai di parlare senza prima aver pensato. Il fatto che tu non condivida quello che ho scritto, non significa che sia stato scritto senza il benchè minimo accenno di ragionamento. Mi dispiace aver deluso le tue aspettative su questo post. Dopotutto, avevi iniziato a leggerlo perchè anche tu non condividi questa protesta. Pazienza, non si può essere sempre d'accordo con tutti. (Strana frase per una che impone, non trovi?) Mi dispiace anche che alla fine di tutto questo mio "sproloquio" sia passato proprio il messaggio che non volevo far passare e cioè che sono una figlia di papà. Va beh, me ne farò una ragione. So di non esserlo e chi mi conosce lo sa.
      Quello che mi rincuora è che oltre al tuo commento ne ho ricevuti altri di persone che condividono il mio pensiero. O le mie sentenze, come le chiami tu. Evidentemente anche loro non pensano prima di parlare. Deve essere un'epidemia.

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    2. Vedo solo ora la tua replica al mio commento...
      Avrei un po' di cose da controbattere ma, alla fine, diverrebbe una diatriba personale e questo non credo sia lo scopo di entrambi.
      Quindi solo poche cose e succinte:
      per quanto riguarda gli studenti, non credo debba esistere un'età precisa per cominciare le proteste a ciò che è la nostra vita. Condivisibile o meno, anche loro avevano il diritto di essere lì.
      Poi è vero che tu non obblighi a leggere il tuo scritto, ma ritengo che se uno lo rende pubblico è perché questo venga letto e, quindi, anche giudicato.
      Dici che le cose sono degenerate. Già ho espresso il mio dissenso alla protesta in generale, ma credo anche che vada aggiunto che stiamo subendo una degenerazione che dura almeno da trent'anni per cui un certo qual giramento di palle sia ammissibile.
      Forse diciamo le stesse cose ma con forme diverse.
      Avvertivo nel tuo scritto una presupponenza di troppo e di parte. Come vedi, probabilmente, ho giudicato pure io, e non mi basta dire che ero stato provocato dal tuo tono.
      Si cade tutti nel facile errore di pensare e credere di essere sulla sponda giusta del torrente...
      Qui mi fermo altrimenti sarei prolisso e pure noioso.
      Se ci sono state scusa per le mie affermazioni affrettate, scusa per gli errori ma scrivo sul telefonino e mi è difficile controllare e rileggere le mie sciocchezze e un ultimo scusa perché il tuo studiare è lavoro e i tuoi tempi sono quelli e non altri.
      Facciamo attenzione solo al facile qualunquismo e populismo becero. Sono quelli e le marce su Roma le vere cose da temere.
      Ciao.

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