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giovedì 14 novembre 2013

Unghie improbabili

La "Regina della Nail Art" torna a tenere banco su unghie e smalti. Se devo essere sincera non ne sentivo la mancanza. Non ho niente contro Mikeligna, per la carità. Sono sicura che, nel profondo, sia una ragazza semplice e adorabile. E' il suo programma che mi fa venire l'ulcera.
Tanto per cominciare non sopporto l'essere presa per i fondelli. Il programma si apre con Mikeligna che dà una serie di informazioni sulla sua prossima vittima. E fin qui va bene. Già sulle motivazioni che inducono queste poverette a sottoporsi alla pubblica umiliazione io ho delle riserve. Voglio dire, sono motivi che fanno acqua da tutte le parti. Una che vuole la manicure per la festa di compleanno della cugina. L'altra che vuole una nail art speciale per il suo esame di maturità. L'altra ancora che vuole avere unghie perfette quando porta il fratellino ai giardini. Ok, sto esagerando, ma il livello è quello.
Dopo che la padrona di casa ci ha presentato la sua ospite, ecco che vediamo entrare la vittima designata. Ed è qui che mi sento presa per una ritardata. Si, perchè a questo punto inizia una conversazione vuota come un barattolo di miele passato tra le zampe di Winnie the Pooh. E su cosa verte la conversazione? Su chi è l'ospite e cosa vuole. Ma di nuovo? Non ho l'Alzheimer, sai? Dopo le frivole ciance in italiano stentato, ecco che Mikeligna si illumina come una lampadina a basso consumo ed esclama il nome della nail art che eseguirà per la sua allieva. Inutile dire che il nome non ha il benchè minimo significato nè in inglese, nè in italiano, nè in nessuna altra lingua. Probabilmente accosta le prime tre parole in inglese che le vengono in mente.
A questo punto una voce fuori campo ci informa di quali siano gli "ingredienti" per la nail art in questione. L'elenco è lungo come la lista della spesa per il cenone di Capodanno. Solitamente vengono menzionati smalti e strumenti di cui io ignoravo completamente l'esistenza fino a 10 secondi prima, ma questo forse è un mio problema di ignoranza incolmabile. Dopo l'occorrente, vengono citate le caratteristiche dell'opera d'arte: tempo di esecuzione, colore dominante, lunghezza ottimale delle unghie. I tempi di esecuzione sono calcolati basandosi su una come Mikeligna, che nella sua vita cambia più nail art che mutande. La donna media impiega almeno il triplo del tempo, senza contare le ore passate alla ricerca (estenuante) dell'occorrente.
Ma ecco che, finalmente, inizia la pubblica umiliazione dell'agnello sacrificale. Eh si, perchè Mikeligna non ti fa la manicure. Mikeligna ti "insegna" a fartela da sola. Iniziano velati insulti alle unghie ingiallite, rimproveri per aver steso lo smalto troppo vicino alle cuticole e piccole critiche all'operato della malcapitata. Il tutto intervallato da blandi tentativi di fare conversazione e da consigli non richiesti. Ma ecco che, dopo aver sudato sette camicie e aver usato 10 smalti diversi, la manicure è completata. Ovviamente l'opera è completata solo in una mano. Per fortuna non ti umiliano al punto di far vedere al mondo quanto te la cavi male con la mano sinistra.
Dopo che il pubblico ha avuto modo di constatare che la nail art di Mikeligna è di qualità nettamente superiore rispetto a quella dell'ospite, ecco che l'allieva si spreca in lodi alla manicure dal dubbio gusto creata appositamente per lei dalla sua irraggiungibile maestra. A questo punto viene consegnata all'allieva una scatola con tutto l'occorrente per ripetere questa mirabolante opera d'arte prima dell'evento per cui è stata appositamente pensata. Segue qualche minuto dedicato alla rubrica "Tutti mi chiedono.." in cui Mikeligna risponde alle domande che più frequentemente le vengono poste (non si sa bene da chi), poi il tutto riparte con la seconda e ultima vittima della puntata.
Quello che mi chiedo io è: quante donne che vedono questo programma hanno le capacità, il tempo, la voglia e soprattutto i soldi per replicare le "meravigliose" creazioni di Mikeligna? Quante donne sono disposte a sprecare un'ora della loro giornata per una nail art che si rovinerà esattamente 5 secondi dopo averla completata? E soprattutto, quante donne hanno un'ora di tempo da sprecare in simili attività?

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