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giovedì 27 giugno 2013

A prova di bomba

Avete mai pensato al fatto che, se vi trovaste molto vicini a una bomba che esplode, del vostro orologio non rimarrebbe più nulla? Con buone probabilità non rimarrebbe più nulla nemmeno del vostro braccio, ma quello non l'avete pagato, quindi cosa ve ne importa? L'importante è avere ancora un orologio, anche se poi non si ha più un braccio su cui portarlo.
Deve essere questo il ragionamento che ha condotto Kaventsmann Uhren a sviluppare il Kaventsmann Triggerfish Bronze A2, un orologio che sopravvive a tutto. Pare che resista a pressioni equivalenti a un'immersione a 3000 metri e all'esplosione di 4 kg di C4 a distanza di un metro. Eh si. Per testarlo è stato chiesto l'aiuto dell'esercito americano (loro di C4 ne hanno sempre in abbondanza) e il costruttore, dopo l'esplosione, ha modificato i pezzi che si erano danneggiati in modo da renderlo veramente indistruttibile.
Pare che abbiano usato i materiali con cui sono fatti i piloni dei ponti. Fatemi parlare con chi l'ha ideato, per favore. Ma come ti viene in mente? Cioè, tu produci orologi, un bel giorno ti svegli e decidi di creare un'opera immortale? Poi, come la smaltiamo la tua creazione, genio dell'immortalità? Se non si disintegra con il C4 figuriamoci se si decompone come le bucce di banana. E soprattutto, secondo te, se io sto per finire in cenere, mi frega qualcosa che il mio orologio possa essere ereditato dai miei figli?
Voglio essere ottimista. Voglio pensare pensare che questo orologio verrà dato in dotazione ai militari nelle zone di guerra in modo da facilitare il riconoscimento dei corpi in seguito a esplosioni, incendi e disastri vari. Anche se credo di sbagliarmi. Probabilmente finirà nelle mani di qualche riccone che al massimo corre il rischio di sbagliare un colpo nella partita a golf con il suo socio in affari. In un ulteriore slancio di ottimismo potrei pensare che i materiali usati per l'orologio verranno presi in considerazione per la fabbricazione di tute e caschi di protezione. Ma non ne sono molto convinta. Penso che rimarrà un gadget supercostoso e pressochè inutile per chi potrà permettersi di comprarlo. Alla fine va sempre così: chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane.

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